Ebbene si, siamo volati a Madrid:

Il Club de Padel La Moraleja vince il confronto con il Country Club de Bologna per 6 a 4 e difende la sua opzione per mantenere l’International Interclub Trophy

• Il club di Alcobendas estende la definizione a un terzo match per scoprire chi è il campione del match tra il club italiano e quello spagnolo.

• Pareggiata 1-1, dopo che il Bologna ha vinto 9-1 all’andata, Marbella o una città neutrale vengono considerate come possibile sede della finale di giugno.

                                                                           by Diego A. Suárez G.

Dura battaglia quella offerta dai 10 giocatori del Country Club di Bologna che, tra venerdì 14 e sabato 15 ottobre scorsi, hanno disputato il 2° Meeting Internazionale Interclub, contro la rappresentativa del Club de Padel La Moraleja B, che aveva l’obbligo di vincere un minimo di 6 partite, delle 10 disputate, per allungare la definizione del titolo, dopo che lo scorso giugno gli italiani hanno prevalso categoricamente all’andata, di 9 punti a 1.

La competizione è iniziata venerdì 14, alle 16:00 con i primi tre punti in discussione. Nessuno sapeva in quale ordine e come si sarebbe schierata ogni rappresentante, ma la strategia era la chiave per gli obiettivi di entrambe le squadre. Il primo punto è stato tra due coppie molto equilibrate di ciascuna squadra, dando vita a una battaglia durata due ore, nonostante l’intera competizione sia stata giocata con un punto d’oro.

Stefano Torrisi (ex calciatore professionista dell’Atlético Madrid) e Mateo Domenicarelli hanno realizzato un ottimo primo set per i locali Alberto Gómez e Diego Suárez, vincendo 6-2, dopo aver rinunciato al primo set 4-6. Nel terzo set il dado è tratto e il 5-2 a favore degli italiani è di cattivo auspicio per le pretese della squadra spagnola. Ma Gómez aveva molto da dimostrare e non si era rassegnato a rinunciare al suo gioco così facilmente. Fu lui a decidere di attaccare di più e vincere a zero il suo servizio, ad avallare a Domenicarelli la responsabilità di chiudere la partita con un 5-3 e servire a suo favore. Ma un doppio fallo e la tensione del match hanno giocato un brutto scherzo a lui e al compagno Torrisi. La pausa è arrivata e da quel momento in poi Suárez e Gómez non hanno perso lo slancio emotivo di ribaltare una situazione avversa, vincendo 5 partite consecutive e chiudendo la partita 7-5 a loro favore, regalando il primo punto alla gente del posto. L’inizio è stato positivo.

Allo stesso tempo, e lontano dalla pista 19, dove terminava il primo punto; le coppie 2 e 3 di ogni squadra, hanno terminato le loro partite, sui campi 6 e 7. La notizia non è stata positiva per il popolo di Madrid: Álvaro Ortiz e Pablo Soneira hanno sprecato un netto vantaggio nel primo set, finendo per perdere in chiusura partita per 5-7 e 3-6, contro Yien Riccardo e Gianni Storni. La disputa è stata ardua in tutti i campi e uno dei capitani della squadra di Alcobendas, Carlos Martínez ha lottato fino alla fine sul campo 7, insieme al compagno di squadra Roberto Castilla, finendo per cadere 6-2 3-6 e 4-6, in una delle partite più vicine del pareggio, contro Danilo Boldini e Andrea Martinelli. 1-2 per gli ospiti e il primo break è stato concesso. Tutti al bar e ad aspettare le 19:00, ora in cui la giornata di venerdì si sarebbe chiusa con gli ultimi 2 punti in disputa, con l’aspettativa che la squadra vincitrice di quella giornata sarebbe stata molto ben delineata per la giornata Sabato e anche per mantenere il trofeo, nel caso degli italiani, o per prolungare a un terzo incontro decisivo, nel caso in cui lo spagnolo vincesse.

Dopo aver discusso i dettagli delle prime tre partite e aver dato il via al grande cameratismo che si è svolto durante tutto il weekend tra le due squadre, è arrivato il momento di rimettersi in carreggiata. E lo hanno fatto due giocatori che non erano stati all’andata, a nome degli spagnoli: Iván Rubio è entrato nel campo 21, insieme a Walter Bazán, affrontando Fabio Ferrari (il capitano degli italiani)/Luigi Gargiulo; e Robin Bonenberg, che ha esordito in compagnia di Carlos Sánz, sul campo 20. Quest’ultima coppia spagnola non ha avuto grandi difficoltà a battere Mario Trebbi e Franco Pedreti, in un match velocissimo che si è risolto 6-0 e 6- 1. per la gente del posto.

Rubio e Bazán sono stati quelli che hanno dato la nota più emozionante alla giornata, quando il confronto è stato pareggiato 2-2 e dopo aver perso il primo set in un combattuto tie break, hanno vinto il secondo set per 6/4, costringendo il unico super tie break che avrebbe dovuto essere giocato per tutto il confronto. Il capitano italiano, Ferrari, era con la magia in mano e ogni palla che toccava faceva male, ma la costanza di Rubio e il grande talento di Bazán stavano mettendo pressione su Gargiulo e costringendolo a fallire o dare la possibilità di una definizione che, né Bazán né Rubio, sprecato nei momenti importanti. Fino al 6-5 il super tie break è stato molto equilibrato, ma da quel momento in poi “Walter” ha mostrato la sua esperienza e giocando lungo la linea o con layup lenti, senza rimbalzi al centro, ha permesso ai successivi 5 punti di cadere a lato della gente del posto. Un 11-6 finale che ha chiuso la giornata di venerdì con un 3-2 per il CPLM B.

Un cocktail di benvenuto ha permesso di gustare fuoripista, presso il Ristorante La Moraleja Paddle Club, di finire per godersi una cena proprio lì e avvicinare molto la fraternità tra i due club, che ha dato inizio a questo confronto con l’illusione di creare una tradizione che essere ripetuto nel tempo ed esteso a donne, minori e tutte le categorie possibili nel prossimo futuro. La crescita di Padel lo consente ed entrambi i club cercano di contribuire a questo sviluppo.

Il momento della verità…

Tutto quello che era successo il giorno prima doveva essere chiuso il sabato. Alle 11ºº entrambe le squadre erano pronte per la foto richiesta con il trofeo in disputa, sul campo 1 dei padroni di casa. C’era un po’ di nervosismo e incertezza sulle formazioni che entrambe le squadre si aspettavano di cambiare drasticamente. È andata così. “Che se evito questo” o “che mi imbatto in quello laggiù” o “se cerco di vincere dal basso o dall’alto”. Commenti tra capitani, giocatori e anche tra coloro che sono venuti a godersi l’ultima giornata. L’infortunato Gorka Fernández è stato uno di questi, che ha incoraggiato la sua squadra e ha mantenuto il misticismo dei locali, che tendono a sostenersi a vicenda e ad accompagnarli, indipendentemente dal fatto che giochino o meno, in qualsiasi competizione.

Formazioni aperte e la rosa azzurra, in questo caso in rosso, rafforza le sue coppie 2,4 e 5. Il CPLM B si assicura subito il risultato della coppia 1, con la vittoria per 6-0 di Pablo Soneira e Diego Suárez e 6-1 contro Franco Pedretti e Luigi Gargiulo. Stessa cosa è accaduta sul campo 3, con Roberto Castilla, in compagnia di Walter Bazán, che non ha avuto problemi a battere Danilo Boldini e Andrea Martinelli con un doppio 6-1. Un 2-0 bugiardo sembrava rassicurare i madrileni, ma le coppie 4 e 5 dell’Italia hanno rispettato il loro favoritismo e hanno preso rapidamente entrambe le partite: Stefano Torrisi e Gianni Storni non hanno dato molta scelta alla coppia di Carlos Martínez e Carlos Sánz, sconfiggendo loro entro il 6/2 e il 6/3. Stessa cosa è successa a campo 5, dove Ricardo Yien e Mario Trebbi hanno approfittato dell’unico break del primo set per chiudere 6/3 e fare la differenza maggiore nel secondo, con un 6/1, contro gli spagnoli Iván Rubio e Álvaro Ortiz.

Ancora una volta, eravamo 2-2 e aspettavamo cosa sarebbe successo con l’altro capitano locale, Imanol Peña, che stava rischiando le sue opzioni e quelle di tutta la squadra, in compagnia del grande Robin Bonenberg. Il campo 2 è diventato il punto d’incontro di entrambe le squadre e il terzo set è passato tra gli applausi di entrambe le squadre, che hanno sostenuto ogni proprio successo, in una partita molto equilibrata e competitiva. Gli italiani, Ferrari/Domenicatelli, hanno difeso le opzioni in visita, che a quel punto prevedevano due cose: vincere il terzo set per pareggiare su punti e set, e provare a vincere lo scontro, e quindi il trofeo, per differenza di partite. Così stretto, così incerto fino alla fine. Ma il 6/4 5/7 opterebbe per un 6/3 per Peña-Bonenberg che si sono applicati in tattica e hanno colpito con layup e tiri, facendo la differenza nei punti importanti, contro i solidi ospiti, che hanno sempre forzato gioca un’altra palla, per chiudere i punti.

Un 6 a 4 in finale per il Club de Padel La Moraleja B. Gioia dei locali, che in compagnia dei rivali, sul campo 1, hanno ricevuto il trofeo in modo che i loro capitani lo alzassero e celebrassero la vittoria e il pareggio per 1-1 in il confronto globale. Ogni squadra ha vinto in casa e ora si cercherà una sede neutrale per definire la terza partita internazionale Bologna-Madrid. Marbella è una possibilità. Nulla è detto e bisognerà aspettare giugno 2023, per sapere dove viaggeranno sicuramente il titolo e il conteso trofeo.

Per ora, gli abbracci della festa dello sport restano a Madrid, ma gli abbracci della compagnia sono arrivati anche a Bologna, perché entrambe le squadre si sono salutate e hanno festeggiato con una cena, l’opportunità di condividere sport e divertirsi imparando culture diverse. Un’esperienza che continua nel 2023…”

Grazie ai nostri amici spagnoli per la meravigliosa cronaca scritta e condivisa con noi e un grazie ancora più grande per l’esperienza speciale che ci avete permesso di vivere. Il trofeo per il momento lo terrete voi, ma aspettiamo la rivincita! A presto!